ANTROPOLOGIA: ORIGINI E METODI

 ANTROPOLOGIA: ORIGINI E METODI








etimologia termine antropologia: anthropos (genere umano) e logos (studio)


quindi l'antropologia tratta lo studio dell'uomo, soprattutto dal punto di vista culturale:
idee, comportamenti, tradizioni e i vari stili di vita e le varie culture
 nelle diverse città
inoltre, l'obiettivo dell'antropologia è quello di studiare 
le varie differenze e somiglianze nelle diverse culture

LA DOMANDA SULLA DIVERSITà
Erodoto (V secolo a.C) 

 Fu il primo ad approfondire e a scrivere le varie diversità dei vari popoli che ha incontrato nei vari viaggi cha ha fatto (Nord Africa e Asia), anche se al tempo non si parlava ancora di antropologia. 
Per trovare tracce degli indizi dell'antropologia a noi più vicine bisogna guardare:
-al 400;
-al 500;
-all'Umanesimo;
-al Rinascimento;
-la scoperta dell'America;
          
la scoperta e la conquista del Nuovo Mondo allargarono enormemente gli orizzonti 
delle conoscenze e fecero nascere nuove domande non solo sulla natura animale e 
vegetale, ma anche sugli esseri umani, sulla storia e sulla religione













                                  
                 col tempo questi rapporti con le diverse culture, con il commercio
                 e con il colonialismo si rafforzarono 

ILLUMINISMO
antropologia ha iniziato a prendere forma grazie agli effetti prodotti dall'illuminismo (movimento intellettuale), al quale ci partecipavano:
-letterati
-filosofi
-artisti
-laici
-atei

illuminismo=luce che illumina la ragione 














Nel corso dell'Ottocento l'interesse per i popoli esotici si sviluppò
                                                                              
l'antropologia ricavò una grande possibilità  di sviluppo del dominio esercitato
dalla società europea e statunitense su quelle dell'Africa, dell'Asia e d'America
           
                  antropologi non erano colonialisti       
          
gli antropologi si sono distinti dai colonizzatori per la volontà di 
stabilire rapporti di reciproca comprensione con le popolazioni da loro studiate












CHE COSA FA UN ANTROPOLOGO?
Gli antropologi si occupano di studiare e capire le culture diverse, poichè di indagare sulla nostra si occupa la sociologia. Studiano:
-istituzioni sociali e politiche;
-riti;
-credenze religiose;
-tecniche di fabbricazione dei manufatti;
-arte dei popoli lontani;

Com'è l'antropologia oggi?
oggi gli antropologi studiano:
- le popolazioni urbane dei Paesi extraeuropei; 
- popolazioni dell'Europa e del Nord America;
- i popoli nomadi dell'Asia;
- i minatori delle Ande;
- i gruppi di adolescenti delle aree urbane delle città dei Paesi economicamente sviluppati;
- il consumo dei: supermercati, sette religiose, imprese, ospedali, tossicodipendenza, conflitti etnici;
Nell'Ottocento, gli antropologi raramente avevano la possibilità di visitare i popoli di persona
di solito si basavano di testimonianze di viaggiatori, missionari, esploratori,
militari e funzionari coloniali
fine Ottocento c'è stata una svolta:
gli antropologi cominciarono a recarsi personalmente presso i popoli
che volevano studiare, dando inizio a una nuova epoca 
nella storia dell'antropologia 

quindi, alla base della pratica antropologica c'è un contatto diretto con le popolazioni di cui si parla;
 
pratica antropologica= s'intende il voler affrontare l'incontro con esseri umani, con costumi, tradizioni, istituzioni e credenze diverse dai propri, unendo le conoscenze teoriche della disciplina con la personale esperienza di osservazione, riflessione e ricerca. 
LA NATURA "CULTURALE" DEGLI ESSERI UMANI
l'importanza del gruppo di appartenenza:
Quando nasce, l'essere umano non deve solo imparare ad affrontare alcune necessità basilari per sopravvivere, deve anche scegliere tra modi diversi di farlo. Questa scelta dipende da ciò che il gruppo in cui cresce o viene educato, gli insegna tra le tante possibili scelte che altri gruppi hanno fatto per sè.
L'essere umano quando nasce non sa molte cose. Tutte queste cose le  imparerà dal gruppo in cui cresce. 













La comunicazione con gli altri componenti del gruppo:
L'essere umano è indirizzato a certi pensieri e a certe azioni dai simili che gli stanno intorno, perchè deve anzitutto adottare modi di comportarsi e di ragionare che siano riconoscibili dagli altri. 










LA CULTURA COME COMPLESSO.......
-di idee e comportamenti: esempio, se il semaforo è rosso, sappiamo che non dobbiamo passare, in questo caso il rosso è simbolo di divieto. Se non lo rispettiamo, mettiamo in pericolo la nostra vita e quella altrui. In breve: la cultura presenta una tendenza all'organizzazione interne, e questa organizzazione si attua attraverso quelli che gli antropologi chiamano modelli culturali.
-organizzati in modelli: i modelli culturali sono ciò che guida i nostri atteggiamenti, pratici e mentali. Senza questi modelli, gli esseri umani non saprebbero che cosa fare né che cosa pensare.
-correlati tra loro: i modelli culturali sono correlati al comportamento e viceversa. Esempio: quando un musulmano si toglie le scarpe entrando nella moschea, lo fa in relazione all'idea che il suolo della moschea è sacro.
-acquisiti: "acquisiti" significa che non si trovano nella nostra mente quando veniamo al mondo, ma che sono appresi, interiorizzati, attraverso l'educazione. L'educazione può essere esplicita, come quando s'insegna a un bambino a leggere o a dire una preghiera. Ma può essere anche un'educazione implicita, quando i gesti e i modi di dire sono appresi spontaneamente attraverso la vista e l'udito.
-tramandati, ma anche trasformati: "tramandati" vuol dire che i modelli vengono trasmessi non solo da un individuo all'altro, da un gruppo a un altro, ma da una generazione all'altra. 

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