LO SVILUPPO DEL BAMBINO: PERCEZIONE, MOVIMENTO, LINGUAGGIO
CHE COSA STUDIA LA PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO
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la psicologia dello sviluppo studia i cambiamenti
nell'evoluzione psicologica individuale
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soggetto in continua evoluzione (tutta la vita)
-l'evoluzione degli strumenti per la ricerca ha permesso di raggiungere risultati per la comprensione dei processi di sviluppo
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rapporto natura e cultura → fattori determinanti:
-corredo (insieme) biologico;
-elementi ambientali;
-esperienze interagiscono nella crescita individuale;
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caratteristiche personali innate: si sviluppano grazie all'esperienze
che l'individuo fa e gli scambi di interazioni con gli altri
(sviluppo molto complesso)
L'UNIVERSO DEL BAMBINO PRIMA DELLA NASCITA
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durante il periodo di gravidanza lo zigote si trasforma in un bambino
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questo processo si distingue in diverse fasi:
-il periodo germinale: primi 21 giorni, 2 gameti con la fecondazione si uniscono dando origine allo zigote, comincia un processo di divisione e crescita;
-il periodo embrionale: 3/8 settimana, si formano prime strutture interne ed esterne del corpo, definito la fase embrione, cioè la testa, il cuore, i vasi sanguigni, e poi gli occhi, orecchie, naso, bocca, gambe;
-il periodo fetale: 9 settimana, completamento della maturazione di alcuni organi e parti del corpo, definito in questa fase feto;
La testa rappresenta la parte più grande dell'embrione e del feto
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durante la gravidanza, si ha una maturazione delle funzione sensoriali, e il feto inizia ad utilizzare i sensi
-il tatto: ha un ruolo fondamentale in tutta la vita, la pelle con i suoi recettori, è uno strumento sensoriale già completo dopo 8 settimane di gravidanza. Il tatto permette di avere importanti scambi comunicativi;
-l'olfatto: 2 mese di gravidanza, senso che viene sollecitato dalla madre con i suoi comportamenti durante la gravidanza; sostanze provenienti dal cibo materno che passano nel liquido amniotico e producono le memorie olfattive;
-il gusto: 3 mese di gravidanza, introducendo sostanze amare e dolci nel liquido amniotico, il feto inizia seguire movimenti di deglutizione;
-l'udito: 2/5 mese di gravidanza, suoni prodotti con un diapason all'esterno al corpo materno possono provocare un'accelerazione del battito cardiaco; sviluppo determinato da stimolazioni uditive interne (continue), sia stimolazioni uditive esterne (variano durante la giornata);
-la vista: 4 mese, si completa prima della nascita con lo sviluppo di tutti i fotorecettori cioè cellule che hanno il compito di cogliere lo stimolo luminoso e trasformarlo in un segnale comprensibile per il cervello;
IN SINTESI:
2 mese di gravidanza → sviluppo dell'olfatto e della memoria olfattiva
3 mese di gravidanza → sviluppo del gusto
dal 2 al 6 mese di gravidanza → sviluppo completo dell'udito
4 mese di gravidanza → sviluppo della vista
IL NEONATO COMPETENTE:
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bambino visto come un organo competente
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bambino capace di produrre una serie di risposte motorie strutturate, ovvero i riflessi:
-riflesso di Moro: Ernst Moro, bambino disteso si fa cambiare posizione o toglie il poggio su cui poggia la schiena, tenderà a portare in avanti le braccia, aprendole e chiudendole (abbraccio);
-riflesso di Grasping o presa: stimolato il palmo della mano, le dita si chiuderanno come per afferrare qualcosa;
-riflesso della marcia automatica: bambino in posizione eretta con i piedi appoggiati a terra, produrrà movimenti di gambe (estensione/flessione delle gambe);
-riflesso di rooting o di suzione: pelle intorno alla bocca stimolata, il bambino ruoterà la testa alla ricerca del seno materno (comportamenti finalizzati per nutrirsi);
-riflesso di Babinski: Joseph Babinski, solletico nella pinta del piede, dita o tallone, provoca un piegamento dell'alluce e con l'allargamento delle altre dita;
-riflesso palpebrale: forte luce improvvisa provoca la chiusura delle palpebre;
-riflesso di ritirare il piede: tocca un oggetto pungente il bimbo ritrae il piede;
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questi riflessi inizialmente sono involontari, POI con lo
sviluppo e il perfezionamento del sistema centrale si
trasformano in atti volontari
LO SVILUPPO PERCETTIVO DEL NEONATO:
grazie ai processi percettivi, il bimbo acquisisce info dal mondo, interagisce con esso e lo adatta alle proprie esigenze adeguandosi
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possibile grazie ai RECETTORI SENSORIALI visivi, olfattivi, uditivi, tattili e cinestetici (percezione dei propri movimenti)
UDITO → entro pochi mesi il bambino riconosce la provenienza dei suoni e la voce della madre
OLFATTO → il bambino riconosce l'odore della madre e reagisce con smorfie a odori sgradev.
GUSTO → reazioni di suzione ad alimenti dolci e di rifiuto o vomito a quelli amari o acidi
TATTO → attraverso la pelle e il tatto il bimbo stabilisce la relazione con la madre
VISTA → l'apparato visivo del neonato è piuttosto immaturo, ma consente di cogliere chiaramente i contrasti, i colori vivaci, gli stimoli in movimento e di portare l'attenzione ai volti
SVILUPPO MOTORIO NEL PRIMO ANNO E MEZZO DI VITA:
la prima tappa: abilità nei movimenti e posizione eretta
sviluppo motorio del bambino legato alla maturità dell'apparato muscolo-schelettrico
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primo anno di vita, conquista delle principali abilità motorie:
-abilità nei movimenti
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e man mano inizia a conquistare la posizione eretta
→ abilità e affinamento dei movimenti non sempre simultanei all'acquisizione della
posizione eretta
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momento in cui s'impara a camminare
varia da soggetto a soggetto
per acquisire la posizione eretta il bambino deve attraversare una serie di tappe
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sostenimento della testa (prima la testa è ciondolante)
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primi progressi li raggiunge alla quarta settimana: il piccolo disteso inizia a sollevare il mento
-2 mese: inizia a sollevare testa e spalle;
-3 mese: riesce ad appoggiarsi sugli avanbracci e sostenere il capo in posizione eretta;
la seconda e terza tappa: la posizione seduta ed eretta
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-verso i 4/5 mesi il bambino riesce a stare seduto con un appoggio;
-6 mesi riesce a tenere la schiena dritta; → conquista della posizione eretta (seconda tappa)
-terza tappa: riuscire a stare in piedi dritto
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sviluppato intorno al 9 mese con un appoggio, poi si sviluppa definitivamente intorno al 11/12 mesi
la locomozione:
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progresso rilevante per lo sviluppo motorio è la locomozione
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-se il bambino viene messo chinato verso terra inizierà a strisciare
- poi verso i 6 mesi inizierà a gattonare
-e infine verso il 1 anno di età inizierà a camminare in piedi in modo più spedito
-progressione nello sviluppo motorio non uguale in tutti i bambini
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fattori come:
-ritmo nello sviluppo dei muscoli e delle ossa;
-fattori ambientali (es: stimoli dall'esterno, e la motivazione)
la manipolazione: primo anno e mezzo di vita
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capacità manipolativa dipende:
-maturazione dell'apparato muscolo schelettrico;
-occasioni di pratica ed esercizio manuale;
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raggiungere e afferrare qualcosa:
-maturazione;
-integrazione;
-coordinamento di aspetti motori e percettivi;
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il bimbo desidera un oggetto attiva una risposta a questo stimolo e lo raggiunge
SECONDA ETà, FANCIULLEZZA E PUBERTà
-seconda età: dai 2-6 anni; le abilità motorie subiscono modificazioni continue (correre, mangiare, vestirsi); entro i anni il bambino avrà raggiunto circa il 90% del peso del cervello = grazie a ciò riesce a svolgere capacità motorie raffinate (disegnare);
-la fanciullezza: dai 6 anni in poi = si migliorano le prestazioni motorie e il coordinamento dei movimenti; acquisisce una padronanza del linguaggio riesce a memorizzare; con la scuola il bambino apprende nuove conoscenze (leggere, scrivere, socializzare e comunicare);
-la pubertà: dai 10/11 anni; periodo che precede l'adolescenza; l'inizio di questa fase varia a seconda dell'individuo; le modificazioni ORMONALI e FISICHE costituiscono una fase di passaggio delicata;
IL LINGUAGGIO
nei primi tre anni di vita si sviluppa il linguaggio:
-periodo prelinguitsico (da 1 a 8 mesi) dove il linguaggio è costituito principalmente da suoni, lallazioni, ovvero prime vocali e consonanti;
-periodo linguistico (da 10 a 12 mesi) iniziano a comparire le prime parole, inoltre in questa fase la stimolazione e la motivazione da parte dei genitori è fondamentale;
-sviluppo dell'intenzionalità comunicativa: è quando il linguaggio è intenzionalmente comunicativo, ovvero che vuole trasmettere un messaggio;
PERIODO PRELINGUISTICO:
1 mese → suoni di tipo "vegetativo" → suoni non intenzionalmente comunicativi che
2 mese → sperimentazione di vocalizzazioni diverse producono una risposta nella madre
3 mese → comparsa del cooing → attività di eco alle frasi degli adulti
4 mese → comparsa delle prime consonanti
7 mese → comparsa della lallazione
8 mese → inizia la comunicazione intenzionale; il bambino coinvolge l'adulto nelle sue attività ludiche
PERIODO LINGUISTICO:
Inizia con la comparsa delle prime parole. In questa fase è molto importante la stimolazione da parte degli adulti.
PIAGET:
secondo Piaget lo sviluppo del linguaggio è legato allo sviluppo cognitivo, proprio per questo la comunicazione intenzionale si sviluppa dopo i 8/10 mesi
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verso quest'età il bambino comincia
a distinguere tra mezzi e fini
-la sua teoria è la teoria STADIALE
NOAM CHOMSKY → teoria genetica
Secondo Noam Chomsky lo sviluppo del linguaggio si basa su una GRAMMATICA UNIVERSALE
che si specifica in una lingua particolare ↓
tale competenza è innata
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Chomsky chiama questo programma universale,
disponibile per ogni individuo fin dalla nascita, L.A.D
(dispositivo di acquisizione linguistica)
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e la concepisce come una grande matematica del linguaggio
TREVARTHEN:
Secondo da Trevarthen già dalla nascita in noi c'è la presenza di un intenzionalità comunicativa.
Il bimbo sperimenta la condivisione di emozioni e impara una modalità comunicativa che Trevarthen definisce intersoggettività primaria → insieme di scambi tra persone la cui comunicazione da parte di una parte, influenza il comportamento dell'altro.
Dai 5 mesi si sviluppa una intersoggettività secondaria in cui il bambino rivolge la sua attenzione anche all'ambiente. Poi dai 8/9 mesi la comunicazione con l'adulto comprenderà le attività di esplorazione ambientale.
BRUNER:
la comunicazione si sviluppa da AMBIENTE sociale e alle RELAZIONI CON GLI ALTRI, soprattutto con gli adulti → è attraverso l'interazione con l'adulto che lo stimola e risponde ai suoi segnali, che il
neonato si rende conto degli effetti che i suoi comportamenti hanno sull'ambiente
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si sottolinea l'importanza del supporto dell'adulto nell'acquisizione
del pensiero, attraverso i FORMAT
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interazione tra adulto e bambino in cui l'adulto gli parla del mondo mettendosi in relazione con lui
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