UMANISTI ITALIANI ED EUROPEI

 UMANISTI ITALIANI ED EUROPEI

LE IDEE PEDAGOGICHE 

I capisaldi della pedagogia umanistica:

i capisaldi teorici si possono sintetizzare in:

- la nuova concezione della natura e dell'esperienza: si passa dalla ricerca scientifica condotta con il metodo scientifico alla crescita dell'interesse nei confronti della arti occulte (sono arti che  sono tese alla scoperta del futuro e a compiere atti che si sottraggono al caso ordinario della natura);

- il realismo politico: la tendenza a slegare l'agire politico e la riflessione filosofica su tale agire dalla morale e dalla religione;

- l'intellettuale umanistico si mostra interamente alla ricerca del vero al di là di qualsiasi dogmatismo e di ciò che non si conosce                                                                                                                   ↓

posizione tipica di coloro che sostengono le 

proprie opinioni come assolutamente vere 

- l'orientamento al futuro degli intellettuali dell'Umanesimo;

- creatività e autonomia sono i tratti salenti del "genio" umano, che l'intellettuale incarna e che l'educazione deve rendere possibile attraverso scelte adeguate;

La scuola come centro di cultura letteraria e di vita civile:

nuova concezione e organizzazione della scuola → prime scuole e collegi XV e XVI

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ripresa di contenuti culturali e papriche pedagogiche le cui radici 

erano individuate in autori come Platone, Cicerone, Agostino e Quintiliano

Un motivo di debolezza dell'Umanesimo pedagogico fu il suo elitarismo  (atteggiamento che mira alla difesa degli interessi di un'élite) che impedì agli ideali educativi di questo movimento di penetrare nella società, limitandone la diffusione agli strati più elevati e colti. 

la storia delle istituzioni scolastiche e formative tra il Medioevo e la modernità

è il passaggio da un sistema costituito dalle grandi università, a un sistema fondato 

sull'organizzazione di moderni collegi di carattere residenziale 

Esistevano anche piccole iniziative individuali di molti educatori che accoglievano in casa loro o in strutture apposite giovani, di cui curavano ogni aspetto delle crescita, per anni e anni 

                      

  si parla di convitti umanistico - rinascimentali 

Una scuola a "tempo pieno":


 gli intellettuali umanisti si preoccuparono molto dell'organizzazione degli studi, la scuola è sempre stata, infatti, un luogo dove si passa molte ore della propria giornata, che partivano dalla mattina presto fino al 
pomeriggio tardi. Gli umanisti invece, organizzarono delle vere e proprie strutture residenziali che accoglievano ragazzi di tutte le età, che si identificavano come case. La più famosa fu la Ca' Zoiosa di Vittorino da Feltre.  La scuola umanistica è un luogo in cui si vive 24 ore su 24, dove il maestro attraverso la trasmissione del sapere intensifica lo sviluppo morale dei giovani

questo nesso tra cultura e morale costituisce una particolarità

fondamentale per l'Umanesimo



Il rispetto per gli allievi:

Un altro elemento che caratterizzava la pedagogia dell'Umanesimo era la libertà che veniva data agli allievi. Gli umanisti andavo contro qualsiasi insegnamento che implicava l'utilizzo delle punizioni, oppure che si identificava lo studio come fatica e noia, e riconoscevano ai giovani il diritto di esprimere la propria creatività nella consapevolezza della sua funzionalità. Ed è così che viene introdotto il valore educativo accordato ai giochi, che rappresenterà una delle più grandi intuizioni della modernità pedagogica degli umanisti. 

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TRATTATI PEDAGOGICI E SCUOLE UMANISTICHE IN ITALIA

I primi umanisti:

le origini dell'Umanesimo sono da rintracciare in Italia. Oltre ai letterari remoti, come Dante e Petrarca, se ne devono ricordare altri come san Bernardino da Siena, che con la sua attività influenzò molto una visione dell'educazione mite e benevola. 

per lui:

→ la scuola serviva alla vita e doveva essere considerato non come una fatica ma come un'occasione per migliorare la vita pratica e spirituale;

→ insisteva più sulla buona volontà e sull'autodisciplina che sul rigore degli educatori;







Pietro Paolo Vergerio → fu l'autore del primo e vero trattato d'indole pedagogica, dove Vergerio enunciava i valori fondamentali della cultura

                                     

               la cultura è ciò che rende l'uomo autenticamente 

                  libero e va perseguita in modo disinteressato

         ↓

quindi non si deve subordinare a nessun

altro fine che alla cultura stessa

(ne fanno parte discipline artistiche e scientifiche)


Maffeo Vegio → fu l'autore del trattato pedagogico L'educazione dei figli e i loro buoni costumi,
dove propone di recuperare l'esempio di equilibrio incarnato dalla madre di Agostino, Monica, che con il suo talento riuscì a raggiungere i suoi fini educativi, attraverso la sapienza dell'attesa. 
  
                                  

Monica viene presentata come l'educatore che sa                  aspettare che l'allievo maturi interiormente, attraverso un processo 
 




dalle più significative opere trattatistiche emergono questi punti caratteristici:

- l'educazione è legata all'azione che fa crescere interiormente il giovane;

- lo sviluppo personale auspicato è segnato dall'armonia proporzionata tra intelligenza ed esercizio fisico;

- educare significa saper attendere e usare con moderazione l'autorità;

- le discipline più educative sono quelle che introducono alla lettura e alla riflessione (letteratura e filosofia);

- l'educazione letteraria non è mai disgiunta da quella etica e religiosa;

- il contesto al quale gli autori si rifanno è generalmente quello dei ceti colti e aristocratici;

Le scuole - convitto:

Il padovano, Gasparino Barzizza promuove un convitto privato fortemente improntato sulla personalità e successivamente Guarino Veronese, a Verona, si fece promotore di una scuola che riprendeva l'esperienza compiuta da Barzizza.
                    
     di Guarino non abbiamo documenti scritti, solo testimonianza da parte 
        dei contemporanei e di suo figlio Battista → esso presentò il metodo del padre con un trattato che è                per la maggior parte dedicato alla questione
 dell'insegnamento della lingua e della letteratura
                                                 
             i suoi principi pedagogici sono stati tramandati tramite una pratica educativa 
                           che non aveva soste in un convitto nel quale i bambini e gli 
                                 adolescenti vivevano tutto il giorno con il maestro 
 ↓
- fu un grande conoscitore delle letterature classiche e del greco;
- organizzo un vero e proprio curriculum per il loro insegnamento con l'obiettivo
di formare quel vir bonus dicendi peritus (uomo retto ed esperto nel parlare);

La scuola di Vittorino da Feltre:

→ uno dei fondatori dei convitti rinascimentali;

→ la scuola di Vittorino era famosa per la personalità ricca di saggezza e di umanità del suo animatore, pronto ad accogliere solo i più meritevoli, superando anche le distinzioni di ceto sociale;

→ la scuola veniva chiamata "Zoiosa" ossia "giocosa";

→ si distingueva per la sua atmosfera, seguendo un percorso di studi che recuperava il trivio e il quadrivio medievali, ma con il gusto della bellezza dell'espressione e della cultura, del corpo e dello spirito;

→ il carattere giocoso della scuola di Vittorino è rilevato da quegli elementi essenziali, come l'amorino tra tempo di studio e tempo libero, la libera discussione, la personalizzazione dell'insegnamento;

→ allievi ricevevano lezioni di canto e di lira;


→ lo studio era connotato dalla varietà di argomenti e discipline insegnate ;

→ Vittorino ha rappresentato nella storiografia pedagogica il culmine dell'ideale educativo e ha realizzato con la massima efficacia pratica una pedagogia che esprimeva compiutamente l'ideale umanistico, anche in quegli aspetti che ne determinarono, a lungo andare, un sostanziale decadimento;
VERSO IL RINASCIMENTO: GLI UMANISTI DI SECONDA GENERAZIONE 

Nuovi maestri:

a partire del XV secolo sulla scena pedagogica e culturale si affiancò una seconda generazione di maestri, dediti in gran parte alla riflessione teorica e ormai proiettati verso la pienezza dell'idea di vita rinascimentale: Leon Battista Alberti e Baldassarre Castiglione. Questi autori si distinguono dagli umanisti per una sensibilità verso tematiche strettamente legate alla vita sociale del tempo.

Leon Battista Alberti e l'educazione familiare:

in ambito pedagogico è legato all'ampio trattato Della famiglia, diviso in quattro libri dedicati agli aspetti più svariati della vita familiare → la lontananza fisica e affettiva che i genitori       
mantennero per secoli nei confronti dei propri figli aveva
soprattutto la funzione di garantire un indispensabili
distacco emotivo e sentimentale
Alberti celebra la virtù pratica, l'esercizio e l'applicazione
in ogni ambito dell'esistenza e della quotidianità, l'azione in 
tutti i suoi aspetti

→ al centro del discorso pedagogico dell'Alberti sta il riferimento all'autorevolezza delle figure genitoriali, specialmente del padre
                                                                                                
è chiamato ad essere d'esempio in vista del radicamento
spirituale e morale dei figli nel solco dell'insegnamento
delle generazioni più anziane 


In Alberti è presente anche il tema della fortuna e dell'esigenza della virtù come strumento utile per affrontare le sempre sorprendenti circostanti della vita. Anche la scuola e l'insegnamento andavano orientati al raggiungimento della virtù.

Baldassarre Castiglione e la formazione dell'uomo di corte:

fu l'autore di un celebre trattato sulla vita di corte che è un'insieme di guide delle regole, dei comportamenti e della mentalità diffusi negli ambienti più importanti e raffinati nella società del tempo;

→ Castiglione descrive tutte le virtù del corpo e dello spirito utile alla vita di corte, indispensabili per il cortigiano;
La prestanza fisica unita al coraggio, all'eleganza, e alla saggezza necessaria per essere buoni consiglieri dei principi erano le doti più stimate dei cortigiani, seguendo un criterio di opportunità che determinava anche l'importanza dei vari ingredienti della cultura delle persone di corte






L'EUROPA UMANISTICA E RINASCIMENTALE:

I "focolai"umanistici europei:

L'Umanesimo è un fenomeno di dimensioni continentali → i movimenti come i Fratelli della Vita Comune 
ebbero un peso nel rinnovamento delle forme 
dell'educazione nell'Europa settentrionale 
uomini come Geert Groote sono la testimonianza di quel rinnovamento 
religioso che coinvolse il laicato (insieme dei fedeli non appartenenti al 
clero) e che anticipò alcune istanze di purificazione spirituale 

Erasmo da Rotterdam: il sapere congiunto alla moralità

Erasmo da Rotterdam dedicò vari scritti al problema dell'educazione e del suo rinnovamento.
          
   il suo saggio, Elogio della follia, espone attraverso un'abile 
    finzione letteraria, dove la follia personificata parla in prima 
   persona, descrivendo l'insensatezza degli esseri umani 
il suo ideale morale e culturale, improntato a una sobrietà
e semplicità spirituale, che voleva essere la base di un 
rinnovamento della stessa fede religiosa 

→ Erasmo:
- sosteneva lo studio dei classici come base della cultura;
- sosteneva la clemenza del rapporto tra maestro e allievi;
- sosteneva l'importanza dei fattori psicologici nella formazione della personalità;



Nel libro si trattato principalmente temi sull'educazione dei figli:
- inizio dello studio molto presto, perché la memoria è fresca e l'apprendimento è pronto;
- i genitori sono i primi educatori dei figli;
                           
        un esperto precettore sarà utile per rendere l'apprendimento giocoso, graduale
          e confacente alle naturali inclinazioni dell'allievo 

Juan Luis Vives e la scoperta dell'educazione culturale:

Juan Luis Vives fu un sostenitore generoso di un'educazione popolare → è un'attenzione riservata all'educazione delle 
donne che Vives considera possibile e socialmente auspicabile

→ elaborò anche una sorta di curriculum scolastico, molto dettagliato 
     
  veniva dato molto spazio alla geografia, alla storia, 
  alle scienze naturali, che rende Vives una voce alquanto 
diversa

→ elemento significativo della sua pedagogia: l'attenzione nei confronti della vita mentale degli allievi, e dei loro bisogni;






Rabelais e Montaigne:

- Rabelais: La sua opera è un ciclo di romanzi, fantastico comico e a quel tempo censurato.
Per lui nell'educazione e nell'insegnamento deve esserci più libertà possibile verso l'alunno. 
- Montaigne: La sua opera è una raccolta di saggi dove vi è il suo pensiero. Propone uno sguardo aristocratico e antidogmatistico. 
PEDAGOGIA E RIFORME RELIGIOSE

Riforma protestante e umanesimo:
Dal 500 la riforma protestante s'intreccia con l'Umanesimo. Le figure principali furono Calvino e Lutero (sostenuto da Calvino). 

Tra Lutero e Calvino:
Lutero (1483-1546) si formò nell'ordine agostiniano, ma si stacca perché controverso al cattolicesimo. Con la sua riforma si diffonde l'alfabetizzazione. Si diffonde così il luteranesimo. Una diffusione simile lo ha avuto il calvinismo, da Calvino (1509-1564)

L'educazione cattolica:
Con il "concilio di Trento" si ebbe una riforma cattolica. Qui si è avviata la riflessione moderna sull'educazione. 




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